Il termocappotto è stato messo a punto nei paesi del Nord Europa: è da qui che è stata esportata la concezione dei rivestimenti a cappotto, diffondendosi velocemente anche nella nostra cultura edile. Questo sistema permette, durante i mesi invernali, un risparmio energetico sui costi del riscaldamento del 70%, mentre d'estate favorisce il mantenimento di una temperatura interna costante, comunque più bassa rispetto a quella esterna. Il risultato è uno spazio interno asciutto e fresco.
L'ottima resa del termocappotto e la sua ecosostenibilità lo rende uno strumento di risparmio energetico riconosciuto anche a livello normativo: chi lo adopera nella propria abitazione o in azienda può usufruire di ottime agevolazioni fiscali.
Non tutti i cappotti sono uguali. I consumatori possono, infatti, selezionare fra materiali isolanti di origine naturale, sintetica o minerale.
Il materiale isolante naturale per termocappotto più adoperato in edilizia è la fibra di legno. Ad esso corrispondono altri tipi di materiali quali il cotone, il sughero, la calce espansa, la cellulosa e la lana di pecora.
Fra i materiali isolanti sintetici, invece, spiccano il polistirene espanso sintetizzato (EPS), il polistirene estruso e il poliuretano. Infine, gli isolanti minerali sono ben rappresentati da lana roccia e lana vetro, anch'essi molto adoperati in edilizia.
Marchetti Tinteggiature realizza termocappotti efficienti, prediligendo, a seconda delle condizioni della struttura sulla quale dovrà intervenire, i materiali naturali o comunque i materiali che rispondono alle esigenze, anche di budget, del cliente.